Il Signore ti dice: 'Tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo'.

Isaia 43:4


Ognuno di noi ha più o meno stima di sé stesso. E spesso non è difficile cadere nella trappola dell'orgoglioso vanto per il successo nella vita o, al contrario, dello scoraggiamento mortale per l'insuccesso. L'orgoglio è un consistente senso di autostima e fiducia in sé stesso che, quando eccede, diventa superbia; l'orgoglioso diventa irascibile e rancoroso quando qualcosa non va secondo le sue aspettative. Lo scoraggiamento è il grave senso di sottostima e sfiducia in sé stesso che, nei casi più gravi, porta ad odiare tutto e tutti e ha condotto alcuni addirittura al suicidio.

Entrambi sono situazioni che mettono alla prova la fede nel Signore IDDIO.

Chi dice di conoscere il Signore deve essere una persona nuova, equilibrata il quale avrà la giusta dose di autostima ma anche l'umiltà di riconoscere la sua grande debolezza umana perciò bisognoso di essere aiutato da qualcuno più grande di lui. La Scrittura mette in guardia i credenti dal cadere nell'orgoglio (anche a causa della maggiore conoscenza della Parola) ma anche a non scoraggiarsi davanti alle prove. (Gal 6:3).

Dio è amore. Non dimentichiamolo mai. Qualunque sia la nostra condizione umana che stiamo vivendo, Egli ci ama al di là della nostra immaginazione.

Forse ci sentiamo incapaci di operare oppure la nostra vita sembra andare di male in peggio perciò ci sentiamo abbandonati da Lui? È una situazione che probabilmente tutti i figli di Dio hanno provato e provano, fa parte della nostra vita nelle prove. Bene, dovremmo esaminare la nostra condotta piuttosto che sottoporre a giudizio l'amore di Dio.

È difficile crederlo, ma ogni nostra esperienza - positiva o negativa - è sotto il Suo pieno controllo. Dopotutto, chi appartiene a Lui è nelle mani del nostro Signore Gesù il Cristo. La nostra vita è nelle mani del Figlio di Dio, quindi, nelle mani del Padre.

"Le mie pecore ascoltano la mia voce, e Io le conosco, ed esse Mi seguono; e Io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che Me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre. Io ed il Padre siamo uno." (Giov 10:27-30).

Dunque, se Dio ha trovato posto nel nostro cuore, procediamo il nostro cammino con piena fiducia in Lui e non in noi stessi. Perché Egli si cura di noi anche quando non ci rendiamo conto. Dobbiamo essere noi a desiderare di stare sempre attaccati alla Vite, allora non c'è alcun motivo di temere nulla.

La Scrittura rivela che secondo il Suo proponimento, Egli ha scelto uomini "che non sono" grandi e saggi che non hanno nessun peso nella società secondo il mondo, ma ha scelto uomini "normali" secondo il Suo cuore in vista del Suo Regno che verrà. (1Cor 27-31).

Quindi, non c'è alcuna ragione di essere orgogliosi né di essere scoraggiati perché tutto viene dal Signore della Gloria "poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la Sua benevolenza." (Fili 2:13).

Quello che vale, allora, non è quanto ognuno di noi si stima da sé stesso, ma piuttosto quanto Dio ci stima e ci ama. Consoliamoci con la Parola di Dio:

"Che diremo dunque a queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l'ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le cose con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica. Chi sarà quel che li condanni? Cristo Gesù è quel che è morto; e, più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi. Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? Come è scritto: Per amor di te noi siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati considerati come pecore da macello. Anzi, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Poiché io son persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potestà, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore." (Rom 8:31-39).

Non c'è alcun motivo per chi appartiene al Signore di dubitare della Sua fedeltà e del Suo immenso amore eterno. Egli è vicino ad ognuno di noi, sempre.




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